mercoledì 13 febbraio 2008

Giorno nr. 3

La dieta inizia a fare effetto: mi sto rincoglionendo totalmente. Ho annunciato una fragorosa pasta e fagioli ieri per cena e fino a meta' piatto ero assolutamente convinto che si trattasse proprio del musical legume. Erano lenticchie. Che hanno sortito lo stesso effetto artistico dei fagioli, ma non é questo il punto. Devo convincermi a prendere appuntamento con lo psichiatra di Mastella o con chiunque sia esperto di problemi legati a disturbi della personalita'.

Che bello svegliarmi al mattino pieno di energie, sorridente e voglioso di iniziare una bellissima giornata col mio cappuccino. Peccato pero' dovere berlo.

In due giorni mi avete inondato di email, mandato i centralini in tilt, le lettere arrivate in redazione non si contano piu'. Eccovi accontentati, l'immagine che vedete é proprio lei, la regina incontrastata della tavola, la tilapia. E volete sapere di più? Bene, il Daily Mail, il primo gennaio 2008, con un titolone a nove colonne, ha dedicato una pagina intera al pesciolone rosa. Sul sito del giornale la notizia ha avuto pure 44 commenti e dico quarantaquattro. Beccatevi il link http://www.dailymail.co.uk/pages/live/articles/news/news.html?in_article_id=505545&in_page_id=1770&ito=newsnow e andateci se non credete.
Potrete non crederci, ma la tilapia di oggi, quando mi ha visto, si e' rivolta a me facendo il saluto romano. Portero' anche lei con me dal medico di Mastella. L'insalata ormai rientra nella routine alimentare quotidiana, da domani pero' mi sono promesso di respirare mentre la mangio, cosi' i 180 ml di limone che la affogano avranno giustizia.
Cena: tardino stasera, abbiamo finito alle sette e mezza. La Santa donna di mia moglie mi ha preparato delle pennette pomodoro-e-melanzana, sono anche riuscito a capire con un giochetto quali erano i pomodori e quali le melanzane. Comunisti i primi, fasciste le seconde.
Le danze si sono chiuse all'insegna del politically correct con un ricco piatto di frutti di bosco: more fasciste e lamponi comunisti; c'era anche del ribes che sembrava Casini: sempre in mezzo, nessuno lo caga.
Sono le otto, é ora di andare a letto, speriamo di sognare la cugina del tortellino.

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