martedì 6 maggio 2008

Giorni nr. 81, 82, 83 e 84 e peso dodicesima settimana


Orario insolito per questo post, ma in questo periodo sarà la regola...

Non ce l'ho di principio con i belgi. Sono loro che fanno di tutto per essere considerati supidi. Il problema é che ci riescono anche bene. Fin troppo bene. Per strada camminano nello stesso senso delle automobili. I pedoni si vengono incontro gli uni con gli altri sulla sinistra, poco ci manca che per girare non mettano le frecce. Guai a sovvertire l'ordine costituito. Ti flashano con gli abbaglianti.

Altra peculiarità: ci sono pochissimi anziani. Perché? Fin troppo facile, alla vecchiaia i belgi non ci arrivano neanche, muoiono per le cause nefaste degli ettolitri di birra che bevono. Dal pomeriggio a notte inoltrata, ogni santo giorno. A casa, al pub, in macchina. Alla faccia di chi dice che mentre si guida non si beve, i belgi ci tengono anche al rispetto dell'ambiente come si evince dalla magnifica foto scattata da Maurizio Lo Bello e giratami dalla Principessa Cristina di Ariccia.

La dieta: venerdi', a pranzo piatto di pasta al sugo e a sera ospiti e misto di pesce: spigola, polipetti e polipo all'insalata e frutta. Sabato, a pranzo boh, a cena pizza e gelato. Domenica: pranzo, colazione, croissant salati, a pranzo pasta con i ventricelli, a cena un toast. Ieri, a pranzo hamburger e insalata, frutta, a cena spaghetti al pomodoro.

Peso, torna il sereno, un chilo e sei lasciato sulla pesacristiani, siamo a meno dodici tondi tondi.

giovedì 1 maggio 2008

Giorno nr. 80


Continua dal 20 aprile

"Ho pensato molto a noi due in questi 80 giorni. Mi sono reso conto che il rapporto tra di noi é cambiato da come ti guardo adesso. Prima restavo un'infinita di tempo davanti a te a guardarti dentro...mi hai dato tanto, ma anch'io ho fatto la mia parte, ho cercato sempre di riempire quei vuoti che dicevi di avere"

"E' strano per me saperti cosi' distratto adesso...vederti arrivare da me, guardarmi un attimo e scappare via, come se non esistessi...non me lo merito"

"Hai sempre subito passivamente le mie incursioni. Mai una volta che mi dicessi di no. Arrivavo e prendevo quello che volevo, e tu? Niente, nulla, mai una parola..."

"Ma porca putt...io sono un Frigorifero!!!!"

A pranzo oggi: potage, pappardelle al pomodoro, una mela ed uno spicchio di arancia. A cena, alette di pollo, insalata di pomodorini e fragole. Augh

mercoledì 30 aprile 2008

Giorni nr. 76, 77, 78, 79


Di tutto di più. Ieri sono stato dal dentista per un controllo, una cosa leggera. Cosi' leggera che ho un dente del giudizio in meno, tre punti di sutura in piu', una scatola di antibiotici (supposte per bocca, ma non nel senso di participio passato di supporre) e un flacone di non so cosa per fare sciacqui tre volte al giorno. Sta di fatto che ieri sono tornato in ufficio ed ho pranzato con un filetto d'orata ed una mela, con enorme difficoltà. Col sorriso sulle labbra ho provato ad immaginare tutti i guai che ho augurato al mio dentista. Non che c'entri qualcosa, ma io con qualcuno devo prendermela. A casa ieri ho cenato con un passato di fagioli e un po' di pasta, una sogliola e dei lamponi. Cena da mensa d'ospedale di provincia, ma con la fame che avevo mi sembrava divina. Stessa cena stasera.

Oggi sono rimasto in casa quasi tutto il giorno. Pensavo a chi dice che i lavori domestici quotidiani equivalgono ad un allenamento giornaliero in palestra. Che minchiata colossale, messa su solo per alleviare casalinghe (insoddi)sfatte. Da quando ho deciso di aiutare mia moglie in casa, sticazzi, nessun beneficio in termini di calorie spese. Che andassero un po' a giocare a pallone 'ste casalinghe porcelle.

Non mi ricordo che cosa ho mangiato gli altri giorni, ma sgarri non ci sono stati.

Aspetto con ansia che i benefici effetti collaterali dei fagioli di stasera prendano possesso di me e vado subito a letto. Chelsea-Liverpool stasera, chissà se mia moglie me la fa vedere...


sabato 26 aprile 2008

Giorni nr. 70, 71, 72, 73, 74, 75 e peso undicesima settimana


Giornate di grande agitamento.

Andiamo con ordine: l'elemento destabilizzante di questa settimana é stato l'addio al celibato di Endrik Apporta. Siamo andati a Barcellona in compagnia di Paolino Raul. Venticinque gradi, sole, mare e una quantità di gnocca sorridente che continuava ad aumentare ora dopo ora. Mi sono chiesto ogni cinque minuti che minchia ci faccio ancora a Bruxelles, ma questo é un dettaglio. Ho sgarrato la dieta, era inevitabile. "Parcheggiato" in porto c'era lo yacht di Ron Dennis patron della Mc Laren. Domani c'é il GP di Spagna. A bordo si vedevono solo cinque-sei ragazzotti muscolosi e decisamente finocchi. Hanno fatto gli occhi dolci a Paolino Raul che, nel frattempo e non disdegnando, ha rimorchiato la guardia giurata all'ingresso dello yacht e già pensava a ore ed ore di sesso e trenini con i puppi di Ron Dennis. Ce lo siamo portati via giusto in tempo. Ha pianto per un tempo incalcolabile stimato in sei minuti.

Abbiamo visto la partita di Champions League e poi siamo andati a mangiare paella. Tre ore scarse di sonno e partenza alle 5 dall'albergo, dove gruppetti di tifosi del Manchester facevano gare di rutti solfeggiati: una sorta di Sarabanda, bisognava indovinare il titolo della canzone ruttato. A dare colore alla nottata, qualche simpatico tifoso inglese é riuscito ad aggiungere la batteria alla composizione. A voi di immaginare come.

Veniamo alla dieta.


Lunedi': pranzo, pesce inqualificabile, insalata idem, frutta; cena, pasta
Martedi': pollo, insalata, frutta; cena, spaghetti al sugo, potage, frutta
Mercoledi': a Barcellona, pranzo, spalla d'agnello, jambon serrano; pomeriggio, frullato di frutta, sera, due Capiroska alla fragola, due tapas con carne, cena, paella.
Giovedi': pranzo, pesce di lunedi', insalata, frutta; cena, tortiglioni al pomodoro, frutta.
Venerdi': pranzo, capretto con piselli, frutta; cena, gnocchi al pesto, carpaccio di tonno e frutta.


Il peso: 300 grammi in piu', poco grave, pensavo peggio. Presto riprendero' il post della settimana scorsa.

domenica 20 aprile 2008

Giorni nr. 68, 69 e peso decima settimana


"Possibile che non senti proprio più niente per me?"

"Non é colpa di nessuno, doveva finire cosi'"

"Dopo tutto quello che ti ho dato in questi anni..."

"Non cominciare"

"Non posso dimenticarlo...sei stato l'unico che sapeva scovare anche le cose più nascoste che avevo, tiravi fuori il meglio di me...e adesso sento solo indifferenza."

"Cosa vuoi che faccia? Sai benissimo che parte dei miei guai sono dovuti in gran parte a te. Ho peccato di debolezza in tutti questi anni. Non é la prima volta che arriviamo a questo punto, stavolta voglio andare a fondo."

"Mi stai dicendo che é finita?"

"Ti sto dicendo che non sono più lo stesso. Ho fatto una scelta. Non posso cancellarti dalla mia vita, certo, occuperai sempre un posto importante."

"Ti sento cosi' lontano"

"......"

"Mi mancherai."


To be continued


Il peso ha rivelato non buone notizie. L'allenamento colpisce ancora: più seicento grammi, sto mettendo su muscoli che erano sopiti. Le mie cellule dormienti stanno entrando in azione.

Pranzo: ieri un panino (al posto della pasta) e la sera pesce: spigola, polipo e calamaro. Lamponi e fragole per frutta. Una sciccheria.

Oggi pasto libero: spaghetti al pomodorino e frittura di pesce.

Pace e bene

venerdì 18 aprile 2008

Giorni nr. 65, 66 e 67


Vacanze: quest'anno si parte a settembre. Destinazione Calabria. Da quando sono sposato sento forte il richiamo della 'nduja, della suocera e della cipolla di Tropea, in ordine rigorosamentre random. Asse Soverato-Copanello, due settimane a non fare un casso. Catanzaro per i catanzaresi si pronuncia con tre acca. Quando mangiano pesante é un incubo di fiatella. Ti ritrovi con le meches bionde al sapore misto di aglio, peperone e liquirizia e allucinazioni che nemmeno un frullato di LSD ti combina. Ma la Calabria é bella davvero...per andarci in vacanza. La parte padana del Nord é stata totalmente colonizzata dai napoletani a cavallo tra gli anni '70 e '80. Non c'é napoletano tra quelli che conoscete che non abbia casa nel triangolo Scalea-Praia a mare-S. Nicola Arcella. Ma hanno portato pure tanto amore in Calabria. I calabresi amano i napoletani. Amano soprattutto sparargli con i fucili a pallini o disintegrargli autoradio con musicassette di neomelodici e motorini truccati con marmitte sintonizzate sui 200 Decibel.
I calabresi sanno come prenderli i napoletani. Sanno come prenderli a calci nel culo. E fanno pure bene.
Allora, la dieta. Mercoledi', pranzo agnello e insalata, cena pasta con sugo di pescatrice. giovedi', pranzo salmone e insalata, cena pasta con bolognese senza sugo. Oggi a pranzo la stessa pasta di ieri, stasera chissà.


martedì 15 aprile 2008

Giorni nr. 62, 63 e 64


L'ho sognato impiccato nudo all'inceneritore di Acerra. Pecceraro Sculio non ce l'ha fatta. E' vivo e vegeto, ma non entra in Parlamento.

Non avendo avuto le palle per candidarsi in Campania, Alfonsina ha ben pensato di trovare rifugio nell'amica Puglia. Ma i pugliesi, che proprio strunz non sono, hanno rispedito al mittente il pacco-Sculio. Va bene aiutarci a smaltire i rifiuti ma quando é troppo é troppo. E poi l'ex ministro con la polvere sulla recchia é difficile da identificare anche come munnezza. Plastica riciclabile? Non proprio. Carta o cartone? Nemmeno. Rifiuto umido-organico? Per esclusione non resta che questo.

Il bello é che si porta nel "tavuto" una maniata di chiaviche: Borsetti, viscido come il capitone, Bertigiorni, scappato in Sudamerica a coltivare cashmere, Lutruria, tornato uomo solo per inchiappettarsi la Pecceraro-Sculio, Capurso, tornato a rubare automobili.

Per festeggiare ieri mi sono concesso anche un dito di champagne.

La dieta prosegue decorosamente. Domenica pasto libero a base 3 tipi di pasta e dessert. A cena pollo e frutta. Ieri a pranzo bistecca e potage, a cena pasta con la pescatrice. Oggi salmone, insalata e frutta. A cena stasera ancora dell'ottima pasta con la pescatrice.

Passo e chiudo.

Rialzati, Italia. Mettiti a pecora, Alfonsina. Ih ih ih ih

sabato 12 aprile 2008

Giorno nr. 61 e peso nona settimana


Copio e incollo l'email abitudinaria del sabato.


Luminare e luminoso Doc,

scendo adesso dalla pesa-cristiani: il calo é ripreso, un chilo e due rispetto alla settimana scorsa. Vorrei pero' che condividessimo il merito anche con il meccanico che mi ha truccato il motorino. Grazie a lui, infatti in tre giorni ho fatto 13,5 Km a piedi e 3,5 in bicicletta. Senza contare un allenamento ed una partita. Fa nulla se ho pensato constantemente alla maiala della sorella per tutto il tragitto fatto a piedi, ogni qualvolta che mi diceva che il mio cinquantino non era pronto. Fa nulla ancora che il disgraziato non si é degnato nemmeno di una telefonata per dirmi che la bestia non era ancora pronta...sono sicuro che l'attacco intestinale che tanto gli ho augurato sia andato a buon fine e che adesso sia aggrappato da almeno tre ore alla tazza e a dieci piani di morbidezza.
Detto questo, ho appena fatto la formazione del fantacalcio. Se Mannini non segna almeno due goal sto inguaiato.
Buona giornata di visite Doc e come d'abitudine, forza Napoli.

Il Capitano

venerdì 11 aprile 2008

Giorni nr. 54-55-56-57-58-59-60 e peso ottava settimana


Una settimana infuocata.

E' venerdi' e le cose girano meglio.

Ho mangiato piu' o meno le stesse cose delle sette settimane precedenti, ho ricominciato gli allenamenti del calcio e ho anche giocato un tempo e segnato su rigore. Capitani si nasce ed io modestamente lo nacqui. Ho anche avuto tre nipoti in tre giorni. Ottima media, visto che sono i primi che vedo nascere.

La bilancia é stata invece tiranna: ho preso 600 grammi. Non per sgarri ma proprio per l'allenamento. Doc, che é uomo di scienza, mi dice che é probabilmente ritenzione idrica. Amo credere anch'io che sia cosi'. Domani vediamo come mi tratterà la pesa-cristiani. Se si permette di segnare rosso le faccio fare la fine del frisbie.

Saluti e baci




giovedì 3 aprile 2008

Giorni nr. 52 e 53


Non me n'ero ancora accorto ma mi sto avvicinando ai due mesi di operazione-ciccia.

Otto chili e mezzo persi il primo mese, tre e mezzo circa il secondo. Se tutto prosegue come dovrebbe sfondero' quota 12 chili per l'11 aprile.

Ed é successo quello che temevo. Sapevo che avrei dovuto riabituarmi all'idea quanto prima, eppure quando arriva il momento la cosa ti trova impreparato e ti scoccia anche un po'. Era cosi' fino a poco tempo fa, era il mio pane quotidiano, sapevo anche scherzarci su ma adesso, sarà l'età, faccio fatica a riconsiderarmi tale. Colpa anche della mascella, sono tornato a essere considerato un oggetto sessuale. Vedo nei corridoi della fabbrica gli sguardi vogliosi delle femmine e per pudore abbasso gli occhi e non rispondo alle provocazioni. Le vedo spogliarmi con gli occhi e mi da tanto fastidio. Sapevo di correre il rischio ed ora ne pago le conseguenze. Con la sciarpa cerco di coprire la mascella, ma appena si scopre, anche involontariamente, le api si avvicinano al miele. Sto attento a quello che indosso proprio per evitare la provocazione. Ma vi sembra normale che un uomo non puo' mettersi quello che vuole senza passare per un provocatore? E' possibile che bisogna evitare certi posti per non correre il rischio di essere violentato da gruppi di donne assatanate? Che rabbia!

La dieta. Pranzo di ieri con carne, insalata e frutta. A cena maccheroncini al sugo e calamaro in padella. Oggi in fabbrica salmone, riso in bianco e insalata. Da poco ho terminato dei polipetti con riso basmati, un passato di verdure e due arance. Meno male che sono a casa al sicuro.

martedì 1 aprile 2008

Giorni nr. 50 e 51


"Attenzione: Chiamata urbana urgente per il numero 8-6-1-1-8-6-8". E pensavi: a) é morta la nonna, b) o' terremoto, c) da quanto tempo sto a telefono. Quando riattaccavi, fissavi il telefono per sapere chi si era permesso di interrompere la tua telefonata. Se poi non era successo un accidente ci rimanevi pure male. E ti incazzavi con chi si era permesso di farti il 197. La stessa cosa che succede quando ti fai mezz'ora di sosta nel traffico. Ti aspetti auto distrutte, pompieri e ambulanze (ma tutti sani e salvi, p'ammore 'e 'Ddio!!!) e invece trovi solo un banale tamponamento. Ci rimani malissimo. La mente umana é davvero una chiavica.
La mascella non passa inosservata. Fronde di shampiste polacche, infermiere lettoni, baby sitter lituane e badanti rumene arrossiscono quando il muscolo facciale si indurisce. Non lo controllo piu'. Giacche che tornano a chiudersi, pantaloni che diventano enormi, maglioni da ballarci dentro. Tra un po' non avro' niente da mettere. Anche le fotografie mi danno molta soddisfazione. Se sapevo, iniziavo prima 'sta dieta.
Da domani si riprendono gli allenamenti e venerdi' gioco una decina di minuti. The bomber is back. Uanema.
Alimentazione: ieri, pranzo con filet de sandre (un pesce che pare un gruppo pop vallone), insalata e poca frutta, a sera pasta fresca calabrese al pomodoro e frutta. Alle dieci tre fette biscottate con la marmellata che non avevo mangiato al mattino.
Oggi, colazione con fette biscottate e cappuccino, a pranzo spalla d'agnello, insalata e frutta, stasera Roma-Manchester e pasta coi polipetti.
Ho una giocata di 5 € che ne vince 1.200.

domenica 30 marzo 2008

Giorni nr. 47, 48, 49 e peso settima settimana

Non ho resistito. Io sono quello in rosa. Mi rode il fatto di non essere stato io a trovarla in rete. Chi me l'ha mandata ha gentilmente chiesto di restare anonimo. Ed io infatti non diro' che la vignetta era allegata ad un'email di Doc.
Tutti voi avrete preso un chilo, due, chi tre, durante le feste di Pasqua. Vergognatevi. Io ho perso mezzo chilo. Mezzo chilo, capito? Mangiando cioccolata, pastiera, casatielli e uova sode. E ripeto, senza fare nemmeno una corsa intorno casa mia. Un mago. Oramai non ho piu' confini, mi autocelebro perché me lo merito. E il mio mentore, il deus ex machina di questa impresa ne gode i giusti frutti. Bravo Doc, comincio già a sentire intorno a me gente che rosica. Che mangia insalatine ed ha culi come Maggioloni. Che fa la morale a tavola e non dimagrisce un grammo. Che fa i massaggi per far sparire la ciccia che non servono a niente. Musica per le mie orecchie. Io ci sguazzo, mi piace, guardo dall'alto in basso e rido. Sono scorrettissimo, ma chi se ne frega.
46 giorni e 11 chili in meno. So tanti.
Venerdi' ho mangiato pollo e insalata a pranzo, cena con la squadra da Positano: spaghetti al pomodoro e una bruschetta.
Sabato, pranzo al self service con carne e pasta per contorno (un obrobrio) e una zuppa al pomodoro. A cena, pasta al pesto e rucola ed una salsiccia. Fragole e pezzetto di pastiera. Eravamo a casa Lavezzi a cena e Gigia ha avuto un attacco di squaraus nei minuti di recupero del secondo tempo ed é stata sostituita.
Oggi pranzo fuori: carpaccio e agnello, tortino di patate e qualche patatina fritta. Creme brulée e caffe'.

giovedì 27 marzo 2008

Giorno nr. 46


A essere sincero non credo che la bilancia mi darà grossi dispiaceri sabato. Considerando che, per espiare casatielli e pastiere, sto facendo la fame in settimana, puo' darsi pure che arrivi una buona notizia.

Sto accarezzando l'idea di partire in vacanza a settembre: mai fatto finora, mi sembra cosi' trasgressivo. Agosto, qui in fabbrica, é godurioso: non c'é nessuno, posso organizzare tavoli di tressette con uscieri e cuochi della mensa e tornare la sera a casa in orari pornograficamente ridotti. E poi a settembre il tempo é ancora bello, non c'é ressa e costa la metà. E' andata, si parte a settembre.

Come sono cambiati i tempi: mi rendo conto che mi sto nordeuropeizzando: quando ero a Napoli pensavo al viaggio d'estate generalmente una settimana prima di partire. Ma qui va cosi', ci sono colleghi che hanno già prenotato le vacanze del 2010. Tutti parlano di vacanze estive e allora lo fai anche tu. Sarà che il tempo qui é sempre una chiavica e questo induce allora a sognare spiagge assolate e città immondezzate. A Napoli fa caldo da aprile a ottobre, sei mesi. Qui 15 giorni, ma non si puo' sapere esattamente quando.

A pranzo oggi hamburger fatto di resti umani (80%) e animali (20%). Credo infatti di aver trovato due residui d'unghie del caro amico Antonio, dipendente della mensa. Insalata, una pera ed un'arancia. Sapore uguale, forma solo un po' diversa.

A cena dovrei trovare pasta al pomodoro, hamburger (é un caso) e minestrone.

Ieri mi é rispuntata la mascella arrapante che tante vittime ha fatto negli anni passati.

mercoledì 26 marzo 2008

Giorni nr. 44 e 45


Kilo-cal, calo-Kil, perdi-Pes, Panz-giù. Ma quanti ce ne stanno?

Parlo ovviamente di quelle compresse che dovrebbero far perdere peso. Il messaggio (subliminale) pubblicitario é: "Sei una vacca e non hai le palle di metterti a dieta? Il movimento fisico ti mette i brividi? Ho quello che fa per te: continua a strafogare quello che vuoi, tanto sei senza speranza, fai anche un po' schifo all'umanita', prendi le mie costosissime pillole per 12-13 anni e se non sei crepato prima e il tuo fegato ti riconosce ancora, prometto di farti perdere almeno un chilo".

Io ho una soluzione piu' semplice cari dimagrandi: fate la fame!!!!Non esistono scorciatoie!!! Rispettare la dieta é importante, mangiare tutto quello che da il dietologo é cosa buona e giusta, ma se - come succede al sottoscritto adesso - non sentite una fame atavica un'ora dopo aver cenato, allora non serve a niente. Bisogna soffrire, mie care vacche, sentire lo stomaco piangere e agitarsi, perché cosi' facendo si rimpiccolisce, si sforza e voilà, il gioco é fatto.

E' come comprare i cerotti per smettere di fumare: minchiate, risparmiate soldi e usate la testa. Io, che sono gagliardo e tenace, ho smesso tre anni fa di fumare buttando il mio pacchetto di sigarette. Adesso sento perfino i sapori di quello che mangio. Respiro meglio e sembro Rocco Siffredi (ovviamente solo per la durata da record). Gagliardo.
Ieri a pranzo spaghetti-pomodoro e frutta, cena salmone che ancora devo digerire.
Oggi, in fabbrica carne-insalata e frutta, cena pennette-pomodor, carne e frutta. E ho ancora fame. Minghia.

lunedì 24 marzo 2008

Giorni nr. 42 e 43


Ho aspettato Pasquetta per fare la somma dei danni subiti. Poteva andare peggio, francamente. Non ho cenato ieri e non cenero' stasera, ma in compenso faccio concerti per aria da bocca da circa 40 ore. Proprio come ai bei vecchi tempi. Non ho seguito un consiglio ieri a pranzo e me ne sono pentito in serata. "Non mangiarlo l'uovo sodo del casatiello, non mangiarlo". Avrei dovuto darti retta Gigia, mia moglie si é ricordata parolacce che non usava dai tempi delle medie.

E fuori nevica. Da giorni, ormai. Trattasi della peggiore qualità di neve, quella che a terra si scioglie miseramente. I Belgi non sono capaci nemmeno di far nevicare decentemente.

Casatiello e pastiera, agnello e capretto, alla fine non ho ceduto a nulla. Ci mettero' una settimana in piu' per dimagrire, ben venga. Sabato la bilancia sarà infame, io me ne frego, se non mi garba le faccio ossidare le pile dentro.

Lei lavora all'università. Lui fa domanda d'ammissione. Lei lo accetta perché si chiama come il suo ex, morto. Lui se la spupazza e lei ci sta. Alla fine lei s'incazza perché lui non é il suo ex e ci rimane male. Ed io pago SKY per vedere ste boiate. 97 minuti di vita buttati nel water.

Pasquetta a casa é una ceretta a caldo sulle palle. Provare per credere. Che belli i tempi delle levate all'alba per andare a Baia Murena.

sabato 22 marzo 2008

Giorno nr. 41 e peso sesta settimana


Sventato un attacco terroristico da parte della bilancia. Stamattina alle nove segnava cento grammi in piu' al Capitano. Esame di coscienza, ricerca degli errori, sciocchezze, nessuno sgarro particolare. Esco per un appuntamento incazzato come Pappalardo, torno a casa sentendo il richiamo del trono. Eccolo l'inghippo. Una rapida consultazione sul listino prezzi delle auto e voilà, il gioco é fatto. Torno danzando sulle punte verso la bilancia che segna verde e mi indica altri settcento grammi in meno. Siamo a dieci chili e quattro, mica bruscolini. Non ho perso molto, ma non ho nemmeno guadagnato peso. E poi la settimana dedicata allo studio intimo del casatiello é alle porte. Voglio capire qualche etto in piu' sabato prossimo ma non adesso. Ho scelto già il menu' di domani. Rischio di belare domani sera. Ma chi se ne frega...

Oggi a pranzo una mela, un'arancia e una pera. Stamattina a colazione solo caffé. Stasera a cena spaghetti al pomodoro (ho ricevuto un chilo e tre di sammarzano di contrabbando) e orata al forno. Previso l'arrivo di tre casatielli da casa di mia sorella. Le pastiere sono invece già atterrate in cucina.

venerdì 21 marzo 2008

Giorni nr. 39 e 40


E' una di quelle cose che uno dice di dover fare prima o poi. Quindi arriva il 'poi' e il 'prima' va a farsi fottere e non c'é modo di rimediare. Freddy Mercury se n'é andato nell'89 credo, non sono riuscito a vedere i Queen, ma ho la scusa che all'epoca avevo 15 anni. E poi il concerto memorabile di Wembley é targato 1986, non avevo nemmeno un pelo di barba ai tempi.

Loro invece non posso perderli. Ci sono andato vicino un paio di volte e me li sono fatti sfuggire. Ma prima che uno di loro schiatti devo riuscire a vederli dal vivo. Anche perché live i Pooh devono essere davvero uno spettacolo. Ho già i brividi a pensare agli acuti di Roby Facchinetti o ad un assolo di chitarra di Dodi Battaglia. I Pooh. Una leggenda. Se poi tornasse miracolosamente anche Riccardo Fogli quello si che sarebbe un evento.

Ieri ho sgarrato: lievemente, ma non avevo scelta. A pranzo ho mangiato delle tartine di pane integrale con carne cruda, basilico e scaglie di parmigiano. Non avevo scelta, nel posto dove siamo andati era la cosa meno calorica. A sera spaghetti con i polipetti. Ho apprezzato molto. Fatto sta che alle otto abbiamo finito di cenare ed alle dieci sentivo il mio stomaco cantare "non restare chiuso qui pensierooooo". Una fame ancestrale. Ci ho dormito su e stamattina fette biscottate e marmellata, cappuccino e dieci minuti fa caffé. Il mio stomaco ha ricominciato a cantare...

Pranzo, pare pasta coi funghi e cena pesce che andro' a comprare tra poco.

Dio delle cittàààààà e dell'immensitàààààààà...

mercoledì 19 marzo 2008

Giorno nr. 38


Sono in ferie. Da oggi e per una settimana non vado in ufficio. Calcolando che sono in arrivo genitori e suoceri sono stato proprio una cima. Evidentemente il Natale 2006 non mi é bastato.

Oggi 8 ore e mezzo in giro per servizi vari. Otto ore e mezzo. Fatico meno quando fatico. Ma mia moglie, la Santa donna, era contenta. Almeno questo. Io, alla sesta ora, giocavo a fare palleggi facendo rimbalzare i miei testicoli sulle ginocchia.

Siamo in tanti a restare a Bruxelles a Pasqua. Abbiamo deciso di andare tutti a pranzo fuori. Siamo venticinque e dopo 7-8 telefonate non ho trovato nessun ristorante disposto ad aprire per noi. Calcolando 30 Euro a persona per un pranzo medio, questo fa capire come se la passino bene i ristoratori in Belgio. Ma ce la faro' a trovare qualcuno disposto a sacrificarsi.

Pasqua é vicina. Posso fare a meno della pastiera. Riesco a non mangiare l'uovo. La colomba poi non mi attira nemmeno. Il casatiello no. Quello non me lo toglie nessuno. Doc puo' dire quello che vuole e so che gli daro' un dolore atroce, non ci dormirà la notte, si strapperà i capelli, sbaglierà a dare le diete alle ciccobombe che vanno nel suo studio, ma io al casatiello non ci posso rinunciare. E poi é una tradizione. E a Napoli le tradizioni vanno rispettate. Per devozione. Se qualcuno mi fa la battuta e dice "ma tu sei a Bruxelles!" io lo picchio. Napoli non é una città. Napoli é una condizione dell'anima. Maro', che cosa bella che ho scritto.

Pensiamo alla dieta. Oggi ho mangiato da IKEA. Lasciamo perdere i commenti. Salmone lesso e una macedonia. Stasera, potage con i funghi olandesi di ieri, penne al pomodoro fresco e...salmone arrostito...non mi é ancora venito lo schifo del pesce ma ci sono vicino.

martedì 18 marzo 2008

Giorno nr. 37


Si finisce per diventare moralisti. Tutti. Nessuno escluso. Chi si mette a dieta e osserva gli altri amici/colleghi/parenti che continuano a magnare a piu' non posso e ad avere la panza, comincia a guardare i chiattoni dall'alto in basso. Portatori di Verbo. Possessori dell'Unica Verità alimentare. Siamo la Scientology della trippa. Anzi dell'ex trippa.

Oggi ero ad un pranzo dopo aver seguito una conferenza. Che risate, io che parlavo in francese...Tante nazioni rappresentate comunque. C'era di tutto. Lasagne, spezzatini, crostacei, pesci vari ed eventuali, vini, succhi d'arance. Ai bei tempi, a quest'ora sarei ancora li' a godere del buffet. Invece mi sono accontentato di un ottimo salmone affumicato. Gli altri lardoni si ingurgitavano. Ho sentito rutti in finlandese, lettone, tedesco, ma anche in francese e spagnolo. Gli iberici ruttano proprio come noi, ma me lo aspettavo. Quello che non immaginavo era che anche quando ruttano i francesi sembrano finocchi. Sorridono e con la manina pendolante dicono "oh, excuse-moi". Ricchionazzi.

Sono molto fiero di me e di questo atteggiamento di superbia che comincio a provare verso il mondo grasso. Quasi come quando ho smesso di fumare e mi dava taaaaanto fastidio il fumo. Bastardo. Ma contento.
Stasera a cena minestrone color blob con qualche fungo della vicina Olanda, spaghetti al pomodoro e tanta frutta di stagione. Non ho ancora capito come funziona qui il rapporto frutta-stagione ma va bene uguale.

lunedì 17 marzo 2008

Giorno nr. 36


Io amo gli americani. Davvero. Piu' o meno ho la stessa compassione che si ha per un cane con tre gambe. Gli americani vanno compatiti, non derisi. Perché é davvero crudele prendersela con chi ha avuto cosi' poco dalla natura. E poi devo essere anche riconoscente con chi mi concede gratis et amore dei questo spazio per scrivere cazzate. Sempre di americani si tratta.
Questa notizia pero' non posso farla passare senza commentarla. La incollo. Eccola.


Usa, vive per due anni sul water

Una 35enne americana ha vissuto per due anni seduta sul water del bagno del fidanzato in Kansas, rifiutandosi di lasciare la posizione. L'uomo, che le portava ogni giorno cibo e bevande, ha chiamato la polizia dopo l'ennesimo fallimento dei tentativi di convincerla a lasciare il bagno. La 35enne è stata trasportata in ospedale insieme alla tavoletta, staccata dal suo corpo solo con un intervento chirurgico.Lo sceriffo Bryan Whipple ha detto che la donna appariva "disorientata" e che le sue gambe erano "atrofizzate". Il fidanzato l'aveva supplicata più volte di lasciare il bagno ma senza successo. La polizia ha aperto una indagine: desidera chiarire perché il fidanzato abbia aspettato cosi' a lungo a chiedere l'aiuto delle autorità.


Andiamo per gradi.

Uno. Perché dovrebbe far notizia una che vive sul cesso per due anni? Ma avete mai pensato alle comodità? Metti un televisore, una playstation, un cuscino dietro la schiena e i pasti serviti tutti i giorni. Ma chi non sogna almeno una settimana sul water??? Serviti e riveriti, la pace assoluta ed il silenzio ogni tanto rotto da qualche rumore sordo che allieta e distende il viso, nessuno che si permette di entrare e rompere le palle. Io non dico che la signora sia stupida, anzi. Gli stupidi sono altri. Pian piano ci arrivo.

Due. Un intervento per staccare la tavoletta del cesso dal sedere. Come si chiamerà in gergo medico? Asportazione ceramico-sacrale? Tavolectomia? In inglese sarà stato inventato un termine ad hoc e non si tratterà del primo intervento fatto negli States. Forse Doc mi puo' aiutare, pare sia specialista anche in questo tipo di chirurgia.

Tre. Lo sceriffo dev'essere un genio. Già il fatto di riuscire a constatare che dopo due anni seduti le gambe risultano atrofizzate non é cosa da poco. Bisogna essere una mente eletta. Avevo detto che gli stupidi erano altri, non la signora. Già lo sceriffo basterebbe da solo. Se ci si mettono pure i suoi colleghi, allora andiamo bene. La polizia, infatti, ha aperto l'indagine non per capire perché una donna decide di stare due anni sulla tazza, ma per capire perché il fidanzato si sia limitato ad aspettare tanto per chiamarli. Ma perché gli indiani hanno perso?

Ho pranzato oggi con un'ottima onglet de boeuf, una specie di tagliata ma piu' buona, accompagnata da insalata e frutta. Non so che mi aspetta la serata, meglio, amo le sorprese.