mercoledì 12 marzo 2008

Giorno nr. 31


Non c'é trenta senza trentuno. Altro giorno passato significa meno ciccia addosso. Mica male...

La tempesta di vento che imperversa in Francia e Germania ha toccato anche il Belgio (é normale, siamo giusto in mezzo...) anche se i telegiornali non ci hanno cagato nemmeno di striscio. I danni principali sono stati l'abbattimento della mia parabola e della linea telefonica. Ho dovuto smontare e rimontare l'antenna e fare il pirata informatico per far tornae il tu-tu al telefono di casa. Mia moglie mi ha anche dato 10 euro di mancia e mi ha detto di tornare a trovarla quanto prima, visto che c'é da riparare armadi e tende e sturare il WC. Valuto anche altre offerte.

Il Belgio é un Paese tanto strano. Noi a confronto facciamo ridere. Qui i fiamminghi che abitano al Nord odiano i Valloni, che sono poveri e depressi e si situano al Sud. Questa storia l'ho già sentita da qualche parte. I fiamminghi si intestardiscono a non (voler) parlare francese. Unica eccezione é se avanzano soldi. I valloni non si fanno invece problemi. Il fiammingo non lo sanno proprio e parlano una schifezza di francese. I francesi infatti fanno barzellette sui Belgi come noi le facciamo sui carabinieri. Il rapporto é di uno a uno. I francesi che ho conosciuto finora mi hanno dato tutti la stessa impressione: quella cioé di camminare costantemente con una supposta infilata dietro.

Parliamo di cibo, vah. L'argomento lo riprendo domani.

Pranzo, carne e insalata, frutta mista.

Cena, spaghetti al sugo, trota e arancia rossa seceleana.

Vado a magnà.

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