giovedì 27 marzo 2008

Giorno nr. 46


A essere sincero non credo che la bilancia mi darà grossi dispiaceri sabato. Considerando che, per espiare casatielli e pastiere, sto facendo la fame in settimana, puo' darsi pure che arrivi una buona notizia.

Sto accarezzando l'idea di partire in vacanza a settembre: mai fatto finora, mi sembra cosi' trasgressivo. Agosto, qui in fabbrica, é godurioso: non c'é nessuno, posso organizzare tavoli di tressette con uscieri e cuochi della mensa e tornare la sera a casa in orari pornograficamente ridotti. E poi a settembre il tempo é ancora bello, non c'é ressa e costa la metà. E' andata, si parte a settembre.

Come sono cambiati i tempi: mi rendo conto che mi sto nordeuropeizzando: quando ero a Napoli pensavo al viaggio d'estate generalmente una settimana prima di partire. Ma qui va cosi', ci sono colleghi che hanno già prenotato le vacanze del 2010. Tutti parlano di vacanze estive e allora lo fai anche tu. Sarà che il tempo qui é sempre una chiavica e questo induce allora a sognare spiagge assolate e città immondezzate. A Napoli fa caldo da aprile a ottobre, sei mesi. Qui 15 giorni, ma non si puo' sapere esattamente quando.

A pranzo oggi hamburger fatto di resti umani (80%) e animali (20%). Credo infatti di aver trovato due residui d'unghie del caro amico Antonio, dipendente della mensa. Insalata, una pera ed un'arancia. Sapore uguale, forma solo un po' diversa.

A cena dovrei trovare pasta al pomodoro, hamburger (é un caso) e minestrone.

Ieri mi é rispuntata la mascella arrapante che tante vittime ha fatto negli anni passati.

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